Poggetti Vecchi – Il servizio di TV9 sulla Mostra Virtuale

Il 15 luglio alle ore 18.30 presso il Museo di Storia Naturale della Maremma (Grosseto) è stata presentata la mostra virtuale “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. Neanderthal ed elefanti nella Maremma toscana, la sfida del clima“, realizzata dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo, in occasione dei 10 anni dalla scoperta del sito. TV9 ha realizzato un servizio nel corso dell’evento di presentazione.

Segni dalla Preistoria
Arte rupestre italiana dall’Archivio IIPP

Nel trentennale dalla scomparsa di Paolo Graziosi, fondatore e presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, l’IIPP ha deciso di puntare l’obiettivo sul proprio fondatore e sul suo più significativo ambito di studi: l’arte preistorica italiana.
Attraverso le parole di Paolo Graziosi e ripercorrendo i suoi più importanti scavi e le sue ricerche in Italia, è stato possibile creare un viaggio virtuale all’interno di luoghi di straordinaria bellezza, che conservano le tracce della più antica arte dell’uomo.
Un percorso nell’arte preistorica italiana che renda accessibile un patrimonio straordinario di immagini spesso situate in grotte non visitabili: dalle incisioni dei cacciatori raccoglitori del Paleolitico di Papasidero (Calabria) e Levanzo (Sicilia), attraverso le pitture neolitiche di Levanzo e Porto Badisco (Puglia), fino alle incisioni della tarda Preistoria in Valcamonica (Lombardia). Segni che arrivano fino a noi dalle profondità del tempo.

La Grotta preistorica di Cala dei Genovesi

Viaggio nell’altro e nell’altrove. Dall’arte preistorica di Levanzo alle tradizioni dei Kalash dell’Himalaya, filmati inediti di Paolo Graziosi dall’Archivio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria presentati il 20 settembre 2018 presso il Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze. L’incontro – che rientrava nell’European Year of Cultural Heritage 2018 – è stato organizzato in collaborazione con il Sistema Museale dell’Università di Firenze, la Fondazione CR Firenze, il Laboratorio Multimediale dell’Università di Firenze, ha ottenuto il patrocinio di: Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze, Società Italiana di Antropologia e Etnologia. 

Tra i popoli dell’Himalaya

Viaggio nell’altro e nell’altrove. Dall’arte preistorica di Levanzo alle tradizioni dei Kalash dell’Himalayafilmati inediti di Paolo Graziosi dall’Archivio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria presentati il 20 settembre 2018 Le immagini sono state girate in pellicola 16mm., in una remota valle ai piedi dell’Hindo Kush himalayano nell’estate del 1955. Graziosi, membro della vittoriosa spedizione italiana al K2 capitanata da Ardito Desio, si trovava nelle valli del Chitral, al confine tra Pakistan e Afghanistan, per effettuare le sue ricerche su un popolo semisconosciuto: i Kalash, più noti col nome di Kafiri, infedeli. Si trattava di una comunità di poche migliaia di persone che vivevano in tre bellissime valli, il cui accesso era tuttavia impervio. L’isolamento geografico aveva permesso loro di mantenere molte delle tradizioni originali, e anche l’islamizzazione aveva faticato a penetrare tra quelle gole e quei duri passi montani. Intorno ai Kalash si era andata creando un’aura di mistero, e una curiosità speciale circondava questo popolo così differente fisicamente e culturalmente dai circostanti pakistani e afghani. Il materiale rappresenta una documentazione rarissima delle manifestazioni culturali del popolo kalash

La Fragilità del Segno

Video realizzato a partire dalla video installazione creata per la mostra “La fragilità del segno. Arte rupestre dell’Africa nell’archivio dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria” – Museo Archeologico Nazionale di Firenze 23 settembre – 12 dicembre 2017.

La prima farina in Toscana

Il video è stato realizzato per la mostra “30.000 anni fa la prima farina. Alle origini dell’alimentazione” promossa dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e dall’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con Soprintendenza Archeologia della Toscana.
Per la prima volta esposte in mostra le due pietre che hanno riscritto la storia più antica: la macina e il macinello scoperti nell’accampamento paleolitico di Bilancino (Barberino di Mugello, Firenze), hanno rivoluzionato le nostre conoscenze sulla dieta dei primi Homo sapiens.
Su queste pietre infatti sono stati trovati i resti di un’antichissima farina, prodotta utilizzando vegetali selvatici, come la tifa, migliaia di anni prima che l’uomo diventasse agricoltore

 

Alle origini dell’arte – prima parte

L’arte Preistorica illustrata dalla Dott.ssa Maria Bernabò Brea, già presidente dell’IIPP,  attraverso le fonti bibliografiche e fotografiche conservate presso l”Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Il filmato è stato realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, con il patrocinio del Comune di Firenze e con il contributo dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze (ora Fondazione CR Firenze)

Alle origini dell’arte – seconda parte

Il filmato-documentario, realizzato con la preziosa collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e grazie al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (ora Fondazione CR Firenze), ha il compito di illustrare l’attualità dell’arte preistorica attraverso il patrimonio della biblioteca. Il Professor Raffaele de Marinis, già Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, introduce l’immenso tema dell’arte preistorica a partire da alcuni libri, vere e proprie colonne portanti del tema oltre che rarità da bibliofili.

Alle origini dell’arte – terza parte

Il filmato-documentario, realizzato con la preziosa collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e grazie al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (ora Fondazione CR Firenze), ha il compito di illustrare l’attualità dell’arte preistorica attraverso il patrimonio della biblioteca. Il Professor Carlo Sisi tratta alcune intriganti connessioni tra l’arte preistorica e le avanguardie del nostro Novecento.